dovrei prendere esempio da te
tu che quando sei triste ti stropicci gli occhi
e lasci tutti i bicchieri a metà
impulsiva e sbavata
salti canti ti agiti e guardi in alto
mi guardi
tanto
tanto poi
in silenzio ti metti qui vicino a me
fingi nonchalance come si fa con le cipolle
non ammetti mai di pensarmi
non smetti mai di pensarmi
ci puoi pensare tu stavolta?
la sera mentre chiudi le persiane
la mattina mentre spalmi la marmellata calda sul pane
e ti piace tanto
tanto vale
smettila
sempre a fare il bagno dove non tocchi
col costume intero e la crema sotto gli occhi
non sei più donna se non parli
ma dai
di questi tempi anche una smorfia va tradotta
riprodotta e ricordata
scrivi e ripeti, scrivi e nervosa
fai le orecchie ad un libro che non leggi
mentre mi dici “sai, mi piace tanto la tua voce”.